"Non ha importanza se lo si è fatto due o cinquanta volte:ogni volta che arriva un bambino è sempre un'esperienza nuova, che lascia un segno....
In questo caso il bambino sta per arrivare a "il Girotondo" il Centro Comunale per l'infanzia di Roma.
...il luogo è un po' speciale,è una casa per un po' dove si parla ai bambini che ancora non parlano, ma che sanno comunque esprimersi.
Martedi 12 aprile a Grottaferrata in occasione del Salone Editoria dell'impegno, ho avuto il piacere di parlare del libro "Con lo sguardo del Bambino" di Maria Teresa De Camillis, la psicologa di comunità responsabile della casa famiglia dove ho lavorato per vari anni fino a poco tempo fa, e dal quale ho trascritto queste poche righe.
Il libro, che mi riempie di emozione ogni volta che lo riprendo in mano, racconta la storia dei bambini, il loro arrivo e la loro permanenza nella casa. Pian piano attraverso lo sguardo del bambino- che è il filo conduttore del libro- scopriamo come è realmente la sua vita nella casa, come l'ambiente è stato preparato per lui, il progetto educativo, le cure che riceve, i giochi, le relazioni tra lui e gli adulti che di lui si prendono cura.
Un piccolo bambino che arriva in comunità ha bisogno che qualcuno subito si preoccupi di lui e che, come dice Geneviève Appel cominci a portarlo nella sua testa e non solo nelle sue braccia.
La metodologia educativa si ispira alle idee di E. Pikler e di M. Montessori sullo sviluppo e sull'educazione. Una esperienza nata nel 1996 che è' maturata negli anni e che con i 320 piccoli bambini 0-3 anni ha reso possibile riflessioni e messa a punto di metodologie educative che vengono raccontate nel libro.
Al caffè letterario le persone che si sono fermate a parlare con noi del libro erano molto attente e interessate al tema educativo che riguarda tutti i genitori che spesso si trovano soli ad affrontare i bisogni e le richieste del bambino, che ancora devono imparare a conoscere.
Se volete, potete sbirciare il testo ingrandendo le pagine qui sotto e ordinarlo all'editore
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